Domanda molto stupida e molto complessa. Eppure, se ci pensate bene, avete mai fatto qualcosa di vostra iniziativa contro voglia? Il motivo per cui facciamo ogni cosa è per sentirci bene. Certe volte ci rendiamo conto che alcune azioni sono portate a termine per evitare sensi di colpa o sanzioni, altre volte invece diciamo di compiere certe azioni solo perchè "è giusto così" come se fossimo condotti semplicemente dalla morale inconscia. Può darsi. Quello che voglio fare capire io è che qualunque cosa è sospinta dal sentirisi meglio anche quando all'apparenza le nostre azioni potrebbero farci pensare il contrario.
Perchè una persona depressa non cerca, ad esempio, di uscire di casa e farsi nuovi amici? Perchè pensa di non esserne in grado, perchè pensa di fallire, perciò è meglio rimanere rintanati in casa perchè è "il meno peggio che possa accadere", ergo è al momento la cosa mi gliore che si possa fare.
I martiri. La maggioranza di questi sono morti atrocemente per colpa di torture inimmaginabili. Eppure molti se non tutti sapevano a cosa sarebbero andati incontro. E ci sono andati. Perchè? Altruismo? No. Sapevano che era la strada giusta, chissà se non si fossero sacrificati quanto avrebbero sofferto dopo per i sensi di colpa. Tutti sapevano che dopo la loro morte violenta si sarebbero seduti "alla destra del padre" in pace e armonia per il resto dell'eternità.
Non sto dicendo che i martiri o chiunque altro faccia opere di apparente sacrificio sia uno sciocco e non meriti la nostra stima. Semplicemente non dobbiamo applaudire al loro sacrificio o al loro altruismo bensì al loro senso del giusto, la loro etica.
Perchè una persona depressa non cerca, ad esempio, di uscire di casa e farsi nuovi amici? Perchè pensa di non esserne in grado, perchè pensa di fallire, perciò è meglio rimanere rintanati in casa perchè è "il meno peggio che possa accadere", ergo è al momento la cosa mi gliore che si possa fare.
I martiri. La maggioranza di questi sono morti atrocemente per colpa di torture inimmaginabili. Eppure molti se non tutti sapevano a cosa sarebbero andati incontro. E ci sono andati. Perchè? Altruismo? No. Sapevano che era la strada giusta, chissà se non si fossero sacrificati quanto avrebbero sofferto dopo per i sensi di colpa. Tutti sapevano che dopo la loro morte violenta si sarebbero seduti "alla destra del padre" in pace e armonia per il resto dell'eternità.
Non sto dicendo che i martiri o chiunque altro faccia opere di apparente sacrificio sia uno sciocco e non meriti la nostra stima. Semplicemente non dobbiamo applaudire al loro sacrificio o al loro altruismo bensì al loro senso del giusto, la loro etica.
Altruismo, una parola, un concetto astratto, come quello di cerchio perfetto.
Sarò cinico (questa ne è la dimostrazione), ma la vedo in questo modo. Tengo a precisare che ho profondo rispetto verso chi è disposto a morire per un ideale.
Sarò cinico (questa ne è la dimostrazione), ma la vedo in questo modo. Tengo a precisare che ho profondo rispetto verso chi è disposto a morire per un ideale.
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